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  • LA VITA DEL SOMMA-VESUVIO !
  • Fino al sec. I d.C. la natura vulcanica del Vesuvio era nota soltanto a pochi studiosi, tanto che il monte era coltivato e abitato fino a quote relativamente elevate, mentre la cima era ricoperta da fitte foreste che facevano del tutto dimenticare le spaventose eruzioni sel passato!

    La prima eruzione ricordata in epoca storica, e senza dubbio la più rovinosa di tutte (ne fu vittima Plinio il Vecchio), fu quella del 24 agosto del 79 d.C., in cui secondo diversi studiosi, il Vesuvio assunse l'attuale forma gemica, creando un nuovo cono sulle rovine del cratere del Somma; le lave e le ceneri seppellirono allora una vasta area circostante, comprese le città di Pompei, Ercolano e Stabia.

    Emblematica è la lettera di Plinio il Giovane a Tacito:


    Nei secoli successivi il Vesuvio alternò fasi eruttive con lunghi periodi di quiete. Per tutto il sec. XVI si ebbe un periodo di riposo completo, durante il quale le coltivazioni risalirono i fianchi del monte fin quasi alla sommità; finchè nel dicembre 1631 il vulcano si ridestò improvvisamente, distruggendo quasi tutti i villaggi circostanti.

    Dopo di allora il fenomeno si ripetè con un certo ordine, alternando ancora periodi di riposo ed eruttivi.

    Nel marzo del 1944 si è avuta la più recente grande eruzione, durata 11 giorni, che ha permesso di individuare quattro fasi distinte e successive: emissione e colata di lava, fontane laviche, esplosioni e lanci di cenere e lapilli, ultime esplosioni e scosse sismiche di assestamento; il tutto accompagnato da boati e dalla fuoriuscita di vapore acqueo e di gas e reso caratteristico dalla presenza del pennacchio di ceneri grigiastre e nerastre proiettate a grandi altezze.

    Attualmente l'attività del vulcano consiste in manifestazioni fumaroliche intra- ed extracrateriche raggiungenti una temperatura di 100°.